Samuel Eto’o teme per la sua vita, ha paura che la federazione camerunense voglia attentare alla sua vita dopo che nello scorso febbraio aveva avuto parole molto dure nei confronti della stessa, definendone i dirigenti come “tutti incompetenti e corrotti“. Il Camerun domani giocherà contro il Togo, una partita valida per le qualificazione dei mondiali 2014, e l’attaccante dell’Anzhi ha risposto regolarmente alla convocazione. La stranezza però sta nel fatto che si è portato da casa tutto il materiale tecnico per giocare e per svolgere gli allenamenti, tanta è la paura che qualcuno possa in qualche modo provare a ucciderlo.
Il giocatore ha dichiarato di non mangiare nemmeno con i suoi compagni, fa la spesa autonomamente e consuma i pasti nella sua camera d’albergo. Partecipa ai pranzi di squadra soltanto fisicamente, nel senso che si siede a tavola con gli altri ma non tocca assolutamente il cibo che viene servito. L’ex Inter e Barcellona ha motivato così la stranezza di questi suoi comportamenti che possono senza dubbio sembrare paranoici: “La federazione vuole assassinarmi, ho ricevuto minacce di morte e per questo vivo sotto scorta. Non mangio con i miei compagni per evitare che qualcuno mette del veleno nel mio cibo”. Accuse pesantissime che sicuramente non contribuiscono a rendere positivo il clima nel ritiro.
E in effetti a qualcuno questi atteggiamenti dell’attaccante non piacciono, il più infastidito è sembrato essere il difensore del Queens Park Rangers Stephane Mbia che ha avuto un acceso diverbio con il suo compagno di squadra. La discussione tra i due ha rischiato addirittura di degenerare tanto che sono dovuti intervenire alcuni uomini dello staff per evitare il peggio. Il litigio è storia di ieri, i due oggi si sono rappacificati, ma resta comunque alta la tensione in casa Camerun. Eto’o è isolato, in pratica gli unici due compagni di cui si fida sono Jean II Makoun e Benoit Angbwa, e fa sapere che il suo addio ai Leoni Indomabili è ormai vicino: l’obbiettivo è quello di raggiungere i prossimi mondiali, dopo l’avventura brasiliana lascerà riporrà definitivamente la maglia della nazionale.
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